Nei primi due mesi del 2022 si è registrata in Sicilia, in particolare nelle province di Palermo, Catania e Messina, una grave carenza di sangue dovuta principalmente alla sospensione delle raccolte in molti centri Avis a causa della carenza di Medici ed Infermieri, dirottati per l’emergenza Covid in reparti ed unità speciali.

Il punto è quindi, forse per la prima volta, la mancanza di personale addetto alla raccolta e non di donatori.

Le aree interessate all’emergenza sono quelle in cui si concentra l’alta specialità sanitaria siciliana soprattutto in merito ad interventi programmati e le Aziende Sanitarie interessate sono state pertanto costrette ad inviare richieste straordinarie di unità di emazie che comincia a diventare difficile soddisfare, visto il perdurare di questa situazione.

L’altra grave situazione di disagio si registra per i pazienti talassemici che subiscono ritardi nelle loro cure, in molti casi peggiorando stati di salute già compromessi.

In questo desolante panorama, le province di Ragusa e Siracusa riescono a mantenere alti i numeri ed a garantire approvvigionamenti extraprovinciali, grazie ad una solidità associativa che anche in piena emergenza Covid è riuscita a non avere grossi contraccolpi.

Nei giorni scorsi si sono tenute delle Conferenze dei Servizi al riguardo, indette dall’Assessorato Regionale alla Salute e dal Centro Regionale Sangue, per individuare ogni soluzione possibile, sistemica ed organizzativa al fine di garantire l’assistenza sanitaria trasfusionale in ogni settore, da quello delle urgenze, a quello chirurgico fino a quello terapeutico.

(Caterina Lutri)