Donare il sangue è un gesto di generosità che può salvare molte vite.  
Fa bene donare il sangue, non solo per chi lo riceve, ma anche per chi dona, grazie ai benefici per la salute e ai controlli medici regolari. Molte persone, inclusi uomini e donne, scelgono di diventare donatori per contribuire al benessere della comunità.  
Tuttavia, è naturale avere domande e dubbi, come ad esempio: “Si può donare il sangue con il ciclo?” oppure “Cosa mangiare il giorno prima della donazione?” o anche “Fa bene donare il sangue?” 
In questo articolo, esploreremo tutto ciò che c’è da sapere su come funziona la donazione del sangue e come viene utilizzato il sangue donato.

Donare il sangue: guida completa

Quali soggetti possono donare il sangue? 

Donare il sangue è un gesto semplice ma di grandissimo valore, che può essere compiuto da molte persone, ma purtroppo non da tutti. Ci sono alcune categorie di individui che sono particolarmente adatte alla donazione e comunque ogni donatore deve rispondere a specifici requisiti.  
 
In generale, possono donare il sangue(1): 

  • Persone in buona salute generale 
  • Uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 65 anni  
  • Individui con un peso corporeo minimo di 50 kg  

Questi criteri assicurano che il donatore sia in grado di recuperare rapidamente dopo la donazione e che il sangue raccolto sia sicuro per l’uso.  

È giusto anche ricordare che donare il sangue favorisce il monitoraggio della propria salute, grazie ai controlli medici regolari a cui sono sottoposti i donatori: in questo senso possiamo dire che donare il sangue fa bene perché permette di sottoporsi ad accertamenti più frequenti.  

Se vuoi sapere come interpretare le analisi del sangue fatte prima della donazione, vai al nostro articolo Come si leggono i valori delle analisi del sangue? 
 
Per chi non l’ha mai fatto, non sapendo come funziona per donare sangue, il procedimento può sembrare complesso, ma con le giuste informazioni e preparazioni, è un processo sicuro e prezioso per la società.  

Requisiti per la donazione del sangue 

Donare il sangue è un atto aperto a molte persone, come però anticipato ci sono specifici requisiti da soddisfare per garantire la sicurezza di donatori e riceventi.  

Per donare il sangue, donne e uomini in egual modo devono soddisfare dei requisiti fondamentali. Come abbiamo visto, i donatori devono avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni e un peso minimo di 50 kg. Inoltre, è importante godere di buona salute e non essere affetti da malattie croniche o infezioni in corso. Alcune condizioni, come la recente assunzione di farmaci o interventi chirurgici, possono temporaneamente escludere dalla donazione. 

Vediamo insieme come funziona donare il sangue. 

Prima di diventare donatore, ogni persona è sottoposta a un colloquio medico per valutare l’idoneità. Questa procedura aiuta a garantire che per i donatori sia chiaro e sicuro come funziona donare il sangue. Inoltre, i donatori devono evitare comportamenti a rischio per garantire che il sangue raccolto sia sicuro e utilizzabile. 

Di seguito ti inseriamo le principali limitazioni, a volte solo temporali, per la donazione. 

  • Malattie croniche: le persone affette da malattie croniche come diabete non controllato, ipertensione grave, malattie cardiache o polmonari, non sono idonee a donare il sangue. Queste condizioni possono compromettere la salute del donatore durante o dopo la donazione.  
  • Anemia: chi soffre di anemia grave o ha livelli di emoglobina troppo bassi non può donare il sangue. Prima della donazione, viene effettuato un controllo per assicurarsi che i livelli di emoglobina siano sufficientemente alti per garantire la sicurezza del donatore.  
  • Infezioni recenti: i donatori che hanno avuto infezioni recenti, come raffreddori, influenza o altre malattie infettive, devono aspettare di essere completamente guariti prima di poter donare il sangue. Questo è per prevenire la trasmissione di infezioni ai riceventi.  
  • Assunzione di farmaci: alcuni farmaci possono temporaneamente rendere una persona non idonea alla donazione. È importante informare il personale medico di tutti i farmaci assunti per valutare se possono influire sulla donazione.  
  • Viaggi in aree a rischio: chi ha viaggiato recentemente in zone endemiche per malattie come malaria o virus Zika deve attendere un periodo specifico prima di poter donare. Questo periodo di attesa aiuta a prevenire la trasmissione di malattie attraverso il sangue donato.  
  • Interventi chirurgici o procedure invasive: dopo un intervento chirurgico o una procedura invasiva, è necessario attendere un certo periodo di tempo prima di poter donare il sangue. Questo periodo di attesa permette al corpo di recuperare completamente prima di donare.  
  • Comportamenti a rischio: persone che hanno comportamenti a rischio di trasmissione di malattie infettive, come rapporti sessuali non protetti con partner occasionali, sono generalmente escluse dalla donazione. Questo è per garantire che il sangue donato sia sicuro per i riceventi.  

Quali sono i gruppi sanguigni più richiesti 

Tutti i gruppi sanguigni sono preziosi per donare il sangue, ma alcuni sono particolarmente ricercati a causa della loro rarità o dell’elevata domanda.  

In Italia, il gruppo sanguigno più richiesto è il gruppo 0 negativo, conosciuto come il donatore universale, poiché può essere trasfuso a pazienti di qualsiasi gruppo sanguigno. Secondo le statistiche del Centro Nazionale Sangue, il gruppo O negativo rappresenta circa il 7% della popolazione italiana, ma la sua importanza è decisamente più alta rispetto alla sua prevalenza.  
 
Per rispondere alla richiesta di sangue sono importanti tutti i gruppi sanguigni: 

  • Gruppo O negativo: fondamentale per le emergenze e le situazioni in cui il gruppo sanguigno del paziente è sconosciuto.  
  • Gruppo O positivo: il gruppo più comune, utile per tutti i pazienti con Rh positivo.  
  • Gruppo A negativo e A positivo: spesso utilizzati in ospedali per interventi chirurgici e trattamenti medici.  
  • Gruppo B negativo e B positivo: meno comuni, ma vitali per i pazienti con lo stesso gruppo sanguigno.  
  • Gruppo AB negativo e AB positivo: AB negativo è il ricevente universale di plasma, mentre AB positivo può ricevere sangue da qualsiasi gruppo con Rh positivo.  

È importante notare che tutti gruppi sanguigni sono fondamentali per mantenere le scorte di sangue sufficienti e garantire che tutti i pazienti possano ricevere il trattamento necessario in caso di bisogno. 

Ogni quanto si può donare il sangue 

Donare il sangue può essere ripetuto a intervalli regolari, per garantire una costante disponibilità di risorse ematiche nei centri trasfusionali. In Italia, la frequenza con cui si può donare il sangue dipende dal genere del donatore e dal tipo di donazione effettuata. In generale: 

  • Gli uomini possono donare sangue intero ogni 90 giorni, ossia ogni tre mesi.  
  • Le donne possono donare sangue intero ogni 180 giorni, quindi ogni sei mesi, a causa delle perdite ematiche mensili.  
  • La donazione di plasma, invece, può essere effettuata ogni 14 giorni, indipendentemente dal genere.  
  • La donazione di piastrine può essere effettuata ogni 30 giorni.  

Questi intervalli sono stabiliti per garantire che il donatore abbia il tempo necessario per recuperare completamente tra una donazione e l’altra. Rispettare queste tempistiche è fondamentale per mantenere una buona salute e assicurare che donare il sangue continui a essere un processo sicuro e benefico per tutti. 

È sconsigliato donare il sangue con il ciclo, mentre in gravidanza la donazione è vietata. Dopo il parto o un’interruzione di gravidanza si prevede una sospensione per sei mesi(2). 

Come avviene la donazione e quanto sangue si può donare? 

Donare il sangue è un processo semplice e sicuro(3), che avviene in diverse fasi per garantire la massima sicurezza sia per il donatore che per il ricevente.  

La procedura di donazione del sangue si svolge generalmente in questo modo: 

  1. Accoglienza e registrazione: al momento dell’arrivo, il donatore compila un modulo con i propri dati personali e risponde a un questionario sulla propria salute.  
  2. Colloquio medico: un medico effettua un breve colloquio per valutare l’idoneità del donatore, controllando parametri come pressione sanguigna e livello di emoglobina con un prelievo del sangue.
  3. Donazione: il donatore si accomoda su una poltrona e un operatore sanitario preleva circa 450 ml di sangue, un quantitativo sicuro che il corpo può facilmente rigenerare.  
  4. Ristoro: dopo la donazione, il donatore viene invitato a riposare e a consumare un piccolo spuntino per reintegrare i liquidi e gli zuccheri persi.  

Nella teoria come funziona donare il sangue può sembrare complesso, ma nella pratica è un processo ben organizzato e privo di rischi significativi. La quantità di sangue prelevata è standardizzata per garantire che il donatore non subisca effetti negativi e possa recuperare rapidamente.  

Cosa non fare dopo la donazione del sangue 

Donare il sangue richiede alcune precauzioni post-donazione per garantire una rapida ripresa e il benessere del donatore. Dopo aver donato il sangue, ci sono alcune cose da evitare per assicurarsi che il corpo si recuperi correttamente.  

Ecco cosa non fare dopo la donazione del sangue: 

  • Evitare attività fisiche intense: non svolgere esercizi vigorosi o sollevare pesi per almeno 24 ore.  
  • Non esporsi a fonti di calore estremo: evitare saune, bagni turchi o lunghe esposizioni al sole per il resto della giornata.  
  • Non fumare immediatamente: aspettare almeno un’ora prima di fumare per evitare cali di pressione.  
  • Non assumere alcol: evitare il consumo di alcol per almeno 24 ore poiché può aumentare il rischio di disidratazione e affaticamento.  
  • Evitare di stare in piedi per lunghi periodi: rimanere seduti o sdraiati per un po’ dopo la donazione aiuta a prevenire vertigini o svenimenti.  

Queste precauzioni aiutano a prevenire qualsiasi disagio e a promuovere una rapida ripresa, consentendo di tornare alle proprie attività quotidiane in piena forma. 

Buone pratiche di comportamento post donazione 

Donare il sangue è un atto di altruismo che richiede alcune buone pratiche di comportamento post donazione per garantire una ripresa rapida e senza problemi. Dopo aver donato il sangue, è fondamentale seguire alcune semplici raccomandazioni per prendersi cura del proprio corpo.  

Vediamo alcune buone pratiche da seguire: 

  • Bere molti liquidi: assicurarsi di bere molta acqua per reidratarsi adeguatamente.  
  • Fare un pasto leggero: mangiare uno spuntino o un pasto leggero ricco di ferro e proteine aiuta a ripristinare l’energia.  
  • Riposo: riposarsi per almeno 15 minuti subito dopo la donazione, evitando di alzarsi bruscamente.  
  • Monitorare il braccio: tenere il braccio utilizzato per la donazione a riposo e controllare eventuali segni di infezione o gonfiore.  
  • Indossare abiti comodi: vestiti larghi e comodi aiutano a evitare irritazioni sulla zona di prelievo.  

Mantenersi idratati e seguire una dieta equilibrata sono passaggi essenziali. Seguire queste buone pratiche assicura che donare il sangue sia un’esperienza positiva e che il corpo possa recuperare rapidamente.  

Cosa succede al nostro sangue dopo la donazione 

Dopo il prelievo, come viene utilizzato il sangue donato è una domanda lecita e legittima. Plasma e sangue vengono trattati con grande cura e sottoposti a diversi processi per garantirne la sicurezza e l’efficacia.  

Ecco una panoramica delle fasi che seguono la donazione: 

  • Test di sicurezza: il sangue donato viene rigorosamente testato per escludere la presenza di malattie infettive come HIV, epatite B e C, e sifilide.  
  • Eventuale separazione: una parte del sangue donato può essere separata nei suoi componenti principali: globuli rossi, plasma e piastrine. Questa separazione consente di utilizzare ogni componente per trattamenti specifici, come trasfusioni di globuli rossi per pazienti con anemia o plasma per trattamenti di coagulazione.  
  • Conservazione: il sangue intero può essere conservato e utilizzato direttamente in alcune situazioni cliniche, con una durata di conservazione fino a 35 giorni. I componenti del sangue vengono conservati in condizioni ottimali. I globuli rossi possono essere conservati fino a 42 giorni, il plasma può essere congelato e conservato per un anno, mentre le piastrine durano solo 5 giorni.  
  • Distribuzione: sia il sangue intero che i suoi componenti vengono distribuiti agli ospedali e alle cliniche in base alle necessità dei pazienti; per trattare una varietà di condizioni mediche, dalle emergenze chirurgiche ai trattamenti per malattie croniche  

Donare il sangue è un processo ben organizzato che assicura che ogni donazione venga utilizzata in modo efficace per salvare vite e migliorare la salute dei pazienti. Ogni donazione è un contributo prezioso alla comunità e aiuta a sostenere il sistema sanitario. 

Chi fuma può donare il sangue? 

Molti fumatori si chiedono se sia possibile per loro contribuire a donare il sangue. La buona notizia è che, sì, chi fuma può donare il sangue, ma con alcune accortezze.  

Ecco alcune linee guida da seguire per i fumatori che desiderano diventare donatori: 

  • Evitare di fumare prima della donazione: è consigliabile non fumare almeno un’ora prima della donazione per evitare di influire negativamente sui livelli di ossigeno nel sangue.  
  • Non fumare subito dopo la donazione: dopo aver donato il sangue, è importante aspettare almeno un’ora prima di accendere una sigaretta per ridurre il rischio di capogiri e svenimenti.  
  • Rimanere idratati: bere molta acqua sia prima che dopo la donazione aiuta a mantenere il volume ematico e a prevenire sintomi di disidratazione.  
  • Segnalare l’abitudine al medico: durante il colloquio pre-donazione, informare il medico della propria abitudine al fumo per ricevere consigli personalizzati.  

Donare il sangue è un processo sicuro anche per i fumatori, purché seguano queste semplici raccomandazioni.  

Per approfondire il tema, vai al nostro articolo Smettere di fumare. 

Per scoprire invece la selezione di prodotti dedicati allo smettere di fumare, visita la pagina Nicorette

5 Miti da sfatare sulla donazione del sangue 

Parlando di donare il sangue purtroppo esistono molti miti che possono scoraggiare le persone dal farlo. È importante sfatare questi falsi miti per garantire una maggiore consapevolezza e partecipazione.  

Di seguito cinque dei miti o dubbi più comuni sulla donazione del sangue. 

Posso donare il sangue se ho i tatuaggi o piercing?
 

Sì, si può donare il sangue anche se si hanno tatuaggi o piercing. È sufficiente attendere un periodo di 4 mesi dall’ultimo tatuaggio o piercing per assicurarsi che non ci siano infezioni(4). Questo tempo è necessario per garantire che eventuali agenti patogeni non siano presenti nel sangue. I centri di donazione seguono rigorosi protocolli di sicurezza per proteggere sia i donatori che i riceventi.  

Posso donare sangue se ho bevuto latte?

 
Bere latte non influisce sulla possibilità di donare il sangue. È importante, però, evitare alcolici e mantenersi idratati con acqua prima della donazione. Il latte è una bevanda nutritiva che non interferisce con il processo di donazione. Assicurarsi di avere un’alimentazione equilibrata e di essere ben idratati aiuta a prevenire sensazioni di stordimento o debolezza durante e dopo la donazione. Cosa mangiare prima della donazione è un dubbio lecito, ma si può tranquillamente mangiare come d’abitudine, cercando di seguire una dieta leggera ed equilibrata. 

Donare il sangue d’estate fa male

Questo è un mito. Donare il sangue in estate è sicuro come in qualsiasi altro periodo dell’anno, purché si seguano le normali raccomandazioni come idratarsi bene e evitare attività fisiche intense subito dopo la donazione. Le donazioni estive sono particolarmente importanti perché le scorte di sangue tendono a diminuire durante le vacanze. Mantenere un’adeguata idratazione e riposare sufficientemente aiuta a garantire che la donazione avvenga senza problemi.  

Donare il sangue fa dimagrire 

Donare il sangue non è un metodo per perdere peso(5). Anche se si bruciano alcune calorie durante il processo, non è sufficiente per causare una significativa perdita di peso. Il corpo utilizza energia per rigenerare il sangue donato, ma questa quantità di energia è minima. L’idea di donare sangue come metodo di dimagrimento è infondata e può essere dannosa se scoraggia donazioni basate su motivazioni errate.  

Donare il sangue abbassa le difese immunitarie 

Questo è falso. Donare il sangue non indebolisce il sistema immunitario. Il corpo è in grado di rigenerare il sangue donato rapidamente, mantenendo la persona in buona salute. Il processo di donazione stimola il midollo osseo a produrre nuove cellule sanguigne, contribuendo così a mantenere il sistema immunitario forte e funzionale. Non ci sono evidenze scientifiche che supportino l’idea che la donazione di sangue comprometta la capacità del corpo di combattere le infezioni.  

Donare il sangue è sicuro e può offrire benefici sia per il donatore che per chi riceve il sangue. Comprendere e superare questi miti aiuta a promuovere una maggiore partecipazione e a salvare più vite. 

Ci sono controindicazioni alla donazione del sangue? 

Donare il sangue è un atto sicuro per la maggior parte delle persone, ma chi ha appena donato o dona regolarmente, deve essere consapevole di alcune controindicazioni e precauzioni. Dopo la donazione, il corpo ha bisogno di recuperare e rigenerare il sangue donato.  

Ecco alcune considerazioni importanti per i donatori: 

  • Stanchezza e debolezza: dopo aver donato il sangue, è comune sentirsi un po’ stanchi o deboli. È importante riposare e bere molti liquidi per aiutare il corpo a recuperare.  
  • Capogiri e svenimenti: alcuni donatori possono sperimentare capogiri o vertigini immediatamente dopo la donazione. Evitare di alzarsi troppo velocemente e riposare seduti per almeno 15 minuti dopo la donazione può aiutare a prevenire questi sintomi.  
  • Donazioni frequenti: donare sangue frequentemente può portare a una diminuzione dei livelli di ferro. I donatori regolari dovrebbero parlare dei loro livelli di ferro durante il colloquio pre-donazione e assumere integratori di ferro se necessario, su consiglio del medico o del farmacista. Per approfondire, leggi il nostro articolo: Carenza di ferro: sintomi, rimedi e integratori. 

Essere informati su queste controindicazioni e seguire le raccomandazioni post-donazione aiuta a garantire che l’esperienza di donazione sia positiva e sicura. Se hai dubbi o sintomi persistenti dopo la donazione, consulta il tuo medico o il personale del centro di donazione per ulteriori consigli e assistenza. 

Come si diventa donatori di sangue: conclusioni 

Donare il sangue è un gesto semplice e altruistico che può salvare molte vite. Per diventare donatori di sangue, è importante seguire alcuni semplici passaggi. Come iniziare: 

  • Informarsi: acquisire informazioni sui requisiti e sulle procedure per la donazione del sangue. Leggere con attenzione questo articolo dà già un’idea chiara su requisiti e procedure. 
  • Trovare un centro di donazione: localizzare il centro di donazione di sangue più vicino, che può essere un ospedale, un’associazione o una struttura apposita.  
  • Prenotare un appuntamento: contattare il centro di donazione per prenotare un appuntamento, spesso possibile anche online. Alcuni centri non richiedono appuntamento, in quel caso probabilmente ci sarà un po’ di attesa. 
  • Colloquio medico: partecipare al colloquio medico per valutare l’idoneità, durante il quale verranno esaminati i parametri di salute e la storia medica.  
  • Effettuare la donazione: donare il sangue seguendo le indicazioni del personale sanitario, che garantirà un processo sicuro e confortevole.  

Donare il sangue è un processo ben organizzato e accessibile, che non solo aiuta i riceventi, ma offre anche benefici ai donatori attraverso controlli regolari della salute. Diventare donatori è un modo semplice per fare una differenza significativa nella vita di molte persone. Per ulteriori informazioni o per iniziare il processo, contatta il tuo centro di donazione locale e fai il primo passo verso questo gesto di grande valore e solidarietà.